L'inganno degli uomini è qui raffigurato nella ragnatela che pervade il campo visivo. Sotto lo sguardo di chi assiste impotente, inerte, abbandonato al destino, due figure si dirigono verso la trappola. Le lusinghe del mondo imprigionano le nostre menti, esaltando l’effimero e rendendo gli uomini inconsapevoli, e forse inconsciamente desiderosi di farsi ingabbiare. E' la volontà di chi ha paura di esporsi, cercando a tutti i costi una normalità che ci viene imposta, che aderisce ai dettami della nostra società. Un agguato che, però, non sfugge al nostro animo che incamera dolori allineandoli mattone su mattone. Uno spirito continuamente solcato dalle sofferenze della quotidianità, fitte che emergono sotto la rotondità di sagome superficialmente impeccabili.
( 30 x 49 – 2003 )